Siamo nel bel mezzo di una crisi industriale
Ma anche (e ancora) Final Fantasy VII Rebirth e un nuovo gioco dei Pokémon
Il barile esplosivo di questa settimana viene da What the Golf? (2019, Triband).
«In un gioco che ti coglie continuamente impreparato trovare un barile esplosivo è confortante», anto94 (che è quello che guida le navi, davvero) dall’#OsservatorioBarili.
Da un paio di anni i licenziamenti nel settore dei videogiochi si sono moltiplicati. Sono iniziati un paio di anni fa, dopo un periodo di enorme crescita del mercato dovuto principalmente alla pandemia, e all’inizio sembrava fossero più legati a un assestamento di sviluppatori ed editori che, dopo essersi ingranditi tanto in poco tempo, dovevano trovare la giusta dimensione per un mondo ormai fuori dalle restrizioni imposte da COVID-19. Dopo poco però si è capito che c’era qualcosa di più, che l’espansione del settore non sarebbe stata infinita e che soprattutto il modello di crescita su cui si stava scommettendo (le acquisizioni di cataloghi ed editori per impreziosire la propria offerta) non sarebbe stato sostenibile, cosa peraltro confermata anche dalla recente apertura di Microsoft alle altre piattaforme o di Sony al mondo PC. Il 2023 è stato caratterizzato da diversi giri di licenziamenti che hanno portato circa diecimila persone a perdere il proprio lavoro. Nel 2024, dopo soli due mesi, siamo già a più di 8000. Solo nell’ultima settimana Sony, Electronic Arts, SEGA of America e 505 Games hanno annunciato licenziamenti per più di mille persone, e l’impressione è che la tendenza non possa che peggiorare.
In tutto questo è iniziata quella che sembra una fuga da Embracer, forse l’editore che si è mosso nella maniera più spregiudicata fino ad ora. Saber Interactive, una delle sue controllate più grandi, si è “ricomprata” per 500 milioni grazie a degli investitori, tornando così indipendente, mentre parrebbe che anche Gearbox stia per separarsi dall’editore svedese.
Ah, in tutto questo anche in Cloud Imperium Games, lo sviluppatore di Star Citizen, non butta proprio bene: in poco tempo se ne sono andati il live game director Todd Papy, il level designer Dane Kubick e diverse altre figure importanti del team come Annie Bouffard, che ha peraltro parlato di licenziamenti di massa e di una cultura del lavoro tossica.
Un pezzone su Skull and Bones da chi ci ha lavorato, che si può riassumere con «Skull and Bones represents all the games which will never exist because the window of opportunity has passed». In sostanza, è un gioco che è uscito già vecchio in un mercato che non ha più pazienza.
Ci sarà un nuovo gioco dei Pokémon della serie Legends.
Questa è la settimana di Final Fantasy VII Rebirth, se volete arrivarci preparati potreste partire da questi video che riassumono tutto quello che c’è da sapere. Qua invece un bel recap su chi è Zack, e perché è di colpo tornato importante. Infine, se vi è capitato di leggere qualcosa che non volevate sapere sulla trama, non fatevene un cruccio.
Se volete approfondire:
Ah, provate a scrivere “chocobo” o “final fantasy” su Google e cliccate poi sul bottone giallo con il chocobo che appare in basso.
A Nintendo proprio non va giù chi emula i suoi giochi.
Toys for Bob (Star Control e gli ultimi Spyro e Crash Bandicoot), si staccherà da Activision e tornerà indipendente.
Un metaverso così decadente che sembra Anor Londo.
Balatro sembra un giocone, anche se ora non è più disponibile su Switch.
Terminator: Survivors, un gioco a mondo aperto sviluppato da Nacon, arriverà a ottobre su PC.
Un’intervista a Hidetaka Miyazaki, che è quello di Elden Ring, non di Ponyo sulla scogliera.
Il documentario su Kojima è più corto della cutscene più lunga di Metal Gear Solid 4.
Una storia bizzarra che è già diventata meme.
Questa settimana sono usciti:
29 febbraio
Final Fantasy VII Rebirth (PlayStation 5), che insomma, già sapete.
La prossima settimana invece uscirà:
WWE 2024
Unicorn Overlord
Infine, i giochi di marzo di PlayStation Plus. C’è Sifu.
A posto. Alla prossima settimana!
La newsletter che hai appena letto è stata riletta e corretta da Floriana Grasso, che è cintura nera di correzioni e risponde sempre se le scrivi. Perché alla fine, anche se Barili Esplosivi è facile da scrivere e veloce da leggere, è sempre meglio che qualcuno controlli il tuo lavoro.