Quando inciampi spesso cadi
Ma anche il trailer del film di Minecraft, quella meraviglia di Astrobot e quella pila di sterco fumante di Gioventù Ribelle.
Il barile esplosivo di questa settimana viene da Warhammer 40.000: Space Marine 2 (2024, Saber Interactive).
«Ti pare che non ci fosse un bel barilozzo esplosivo in questo mare di merda e sangue?», un centratissimo im_Giordy sull’#OsservatorioBarili.
La notizia della settimana è l’abbastanza incredibile chiusura di Concord, un hero shooter (come Overwatch, per intenderci) sviluppato da Firewalk Studios, che dopo sole due settimane è stato ritirato dal mercato perché in sostanza non lo aveva comprato nessuno. Chi lo ha fatto invece sta già ricevendo un rimborso. Che Concord fosse un po’ destinato a schiantarsi era evidente: Sony lo ha promosso poco, messo in vendita a 40€ a fronte di un segmento di mercato dominato dai free-to-play e infine il gioco di suo non aveva nessuna caratteristica così peculiare da renderlo speciale. Dispiace ovviamente, soprattutto per chi ci ha lavorato per anni e che avrebbe meritato forse una guida migliore. Ma d’altra parte, quando il capo del capo del tuo capo dice che vuole 10 giochi live service in 4 anni e gli va bene che anche solo uno funzioni, cosa puoi aspettarti che succeda?
Di Concord si sta parlando tanto anche perché suo malgrado è un po’ il simbolo di un sistema industriale che sta facendo troppa fatica ad adattarsi, ancora legato a un passato nel quale il centro di tutto erano i grandi editori e loro soltanto. Se vi interessa approfondire, Chris Plante ha scritto un bell’editoriale su Polygon, nel quale avanza anche un paio di proposte, Rebekah Valentine ha analizzato tutta la situazione su IGN, Kotaku ha messo in fila i live service che sono durati un anno o meno e infine GamesIndustry si è chiesta quanti giocatori servano affinché un gioco di questo tipo possa sopravvivere.
In tutto questo qualcuno in ogni caso ha iniziato a giocarci davvero solo dopo l’annuncio della sua chiusura.
E no, Concord non è andato male perché woke (come se fosse poi una cosa negativa essere più attenti all’inclusione e alla rappresentazione), ma perché era un gioco generalmente anonimo figlio di una pianificazione industriale sbagliata e di scelte commerciali disastrose.
Astrobot è una bomba. Lo dicono praticamente tutti.
E a giudicare dalle anteprime, anche The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom non sembra tanto male.
Mentre Sony (forse) fa un po’ di teasing sulla (a quanto pare certa) PS5 Pro, in Giappone alza il prezzo della versione attuale di 80€, certificando che quel mercato ormai non le interessa più.
Il primo trailer di Minecraft sembra che non sia piaciuto molto. Tra l’altro, a proposito di Minecraft, c’è qualcuno che lo usa per scioperare e portare avanti le proprie istanze.
L’ennesimo, spettacolare fallimento di quel mostro marino di Uwe Boll.
Se tutti seguissero queste tre regole, Internet e il mondo sarebbero probabilmente un posto migliore (centra lo strepitoso profilo X Supper Mario Broth)
Hideaki Itsuno, che ha diretto Devil May Cry 3, 4 e 5 e creato Dragon’s Dogma, ha lasciato Capcom dopo trent’anni.
Questo mese Amazon Prime Gaming regala un botto di giochi.
Come fai a risollevare le vendite di un gioco che sta andando malissimo? Fai in modo che per accederci serva anche una connessione a internet. Ben fatto!
I prossimi giochi in uscita ci dicono molto(€) della direzione che vuole prendere l’intera industria (spoiler: vuole allargare il suo bacino d’utenza).
Una triste, patetica, brutta quanto comune storia italiana: Gioventù Ribelle.
Questa settimana sono usciti:
3 settembre
Spectre Divide (PC)
Harry Potter Campioni di Quidditch (PC, PlayStation, Switch, Xbox)
4 settembre
Age of Mythology Retold (PC, Xbox Series X|S)
6 settembre
NBA 2K25 (PC, PlayStation, Switch, Xbox), davvero servono ancora le recensioni dei giochi sportivi?
Astrobot (PlayStation 5), un motivo per comprare PS5.
Al prossimo barile!
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