MAKE UMANITY GREAT AGAIN
Ma anche Marathon che (per ora) non esce più, un evento (futuro) di Capcom e Pikachu icona queer
Un barile esplosivo
Deliver at All Costs (Far Out Game Studio, 2025).

Una cosa importante
Durante la Summer Game Fest, Ian Proulx, co-fondatore di 1047 Games, per promuovere il suo gioco (che è uno sparatutto) è salito sul palco e ha detto una cosa del tipo «cheppalle giocare sempre ai soliti Call of Duty», con in testa un cappellino con la scritta “MAKE FPS GREAT AGAIN”, che è presa paro paro dallo slogan fondativo del Trumpismo. Ora, la scelta è stata di cattivo gusto a diversi livelli, però insomma, lo farei rientrare nel mondo dei merdoni e non in quello dei nemici del popolo, almeno per ora. Mi accodo quindi a quello che scrive a riguardo Keith Stuart sul Guardian, che mi sembra particolarmente centrato:
Ci sono un sacco di cose più intelligenti che Proulx avrebbe potuto fare su quel palco con i suoi 30 secondi di celebrità. Negli anni passati, di momenti memorabili con un messaggio positivo che ne sono stati: l'ex capo di Xbox Peter Moore e il suo tatuaggio di Halo 2; Ikumi Nakamura che ha conquistato il mondo intero con il suo genuino entusiasmo per Ghostwire: Protocol; Keanu Reeves che ha urlato "You're breathtaking! [sei tu che sei bellissimo!]" a una persona del pubblico che gli aveva detto la stessa cosa durante una presentazione su Cyberpunk 2077, o lo sviluppatore svedese Martin Sahlin che si è commosso parlando del suo Unravel.
In una cultura piena di finto machismo e di gente che si atteggia, questi momenti genuini, divertenti e un po' matti hanno illuminato come raggi di sole. Non c'è bisogno di salire sul palco con uno slogan o una mazza da baseball. La risorsa più grande che si può esibire in un’industria creativa così tanto digitalizzate e de-umanizzata è proprio l'umanità.
Le fase alpha (quella in cui il gioco è in uno stata avanzatissimo della produzione ma ancora bisogno di parecchio lavoro) di Marathon non è andata particolarmente bene, per cui Bungie ha deciso di posticiparlo a non si sa quando. Sarebbe dovuto uscire il 23 settembre. Non benissimo né per Bungie, tra licenziamenti e accuse parecchio fondate di utilizzo di materiale non suo, né per Sony, che si trova in mano l’ennesimo gioco a sviluppo continuo che rischia di fallire male.
Siamo nel mese del pride (che sì, serve sempre) e l’icona queer di Jordan Page è Pikachu.
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I giochi in uscita la prossima settimana
Death Stranding 2: On the Beach
Al prossimo barile!
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