Il barile esplosivo (improprio, okay) di questa settimana viene da Monkey Island 2: Le Chuck’s Revenge (Lucasfilm Games, 1991), uscito proprio in queste settimane ma mille anni fa. Ne ho anche scritto su Day One, nel caso.
Ricapitoliamo:
Ci sono due giochi sviluppati da grandi editori che si basano su proprietà intellettuali amatissime.
Hanno entrambi una componente di infiltrazione che non è che sia proprio riuscitissima.
Entrambi sono ambiziosi, e per questo estremamente imperfetti.
Entrambi sono a tratti goffi e macchinosi, ma mai al punto da rovinare il gioco.
Entrambi fanno però benissimo una cosa, che è trasportare il giocatore nel rispettivo universo di riferimento.
Entrambi sono giochi solidi, meritevoli, con tante buone idee e qualcuna addirittura ottima.
Però uno lo ha sviluppato Ubisoft ed è su Star Wars e quindi è un appestato, l’altro, di Bethesda e su Indiana Jones è una bomba. Non va bene questa cosa, dai.
Bonus: uno bravo mi ha dato effettivamente una risposta che posso accettare come buona:
Sì ma solo in uno puoi menare i fasci con la cucchiarella.
Il 2025 sarà l’anno di Switch 2 e GTA VI, a meno che non lo rinviino. Qua trovate tutto quello che si sa o si può ragionevolmente immaginare sul primo, mentre qua una stima di quello che potrebbe incassare il secondo solo di pre-ordini. Spoiler: tanto.
A proposito di cosa uscirà nel 2025: VGC ha messo in fila qualche parere su Metroid Prime 4, Death Stranding 2, Fable, Assassin’s Creed Shadow e Pokémon Legends Z-A, Polygon ha raccolto in questa pagine le sue previsioni sul 2025 in generale (se vi interessano i videogiochi li trovate qua, ma un occhio lo butterei anche ai giochi da tavolo e alle serie TV), così come ha fatto il Guardian. Su Kotaku invece ci sono le cose più interessanti in uscita questo mese.
Ah, nel 2025 uscirà finalmente anche questo incredibile remake amatoriale di Elder Scrolls IV: Oblivion.
Com’è o come non è, per lo sviluppatore di Black Myth: Wukong è sempre colpa di qualcun altro.
Una lunga e bella intervista a Ken Levine (BioShock, 2007), che sta lavorando al suo nuovo gioco, Judas. Levine, peraltro, assomiglia sempre di più a Michael Scott.
Ancora su Nintendo, YouTuber e avvocati. A volte pure inventati.
È morto Martyn Brown, uno dei fondatori di Team17.
A voi ve lo devono bucare sto portafogli.
Ma io che Ashley Burch fosse Aloy mica lo sapevo.
Allora, le cose da leggere e ascoltare stanno diventando sempre di più e sempre più ingombranti, quindi da oggi pensavo di racchiuderle tutte qua in questo bello spazietto, a cui prima o poi troverò un nome.
Iniziamo dal podcast di Day One: la nuova puntata esce domani ma potete ascoltare quella uscita domenica scorsa e magari recuperare quella speciale di Natale, con un sacco di ospiti e cose interessanti. In quella di domani invece ci sono Diablo, Virtua Fighter e Dune II raccontato con gli occhi dell’amore di
.Questa newsletter poi è BFF con altre due, che sono:
Le parole dei videogiochi | dalle parole al succo del discorso
Heavy Meta | scrivere di cultura pop
Se non le leggete o le seguite ancora, fatelo.
La newsletter che hai appena letto è stata riletta e corretta da Floriana Grasso, che è cintura nera di correzioni e risponde sempre se le scrivi. Perché alla fine, anche se Barili Esplosivi è facile da scrivere e veloce da leggere, è sempre meglio che qualcuno controlli il tuo lavoro.
Per quel poco che vale, totalmente d'accordo su Indy/StarWars! (adorati entrambi)
Su una ip nascono millemila giochi, serie di merda e film spesso dimmerda sull’altra esce poco (sempre dimmerda). Credo che il gioco di Indi sia stato visto come una rivalsa sugli ultimi film e credo che grazie a scelte di gameplay non proprio popolari ne è uscito un ritmo abbastanza unico.
Non ho giocato lo starwars di ubisoft ma starwars in questo periodo annoia prima dell’uscita di qualsiasi cosa!
E comunque la sensazione è che Bethesda dopo Starfield non sia particolarmente ben vista.